Curiosità: Perché ci complimentiamo con qualcuno?

Immaginando di voler curare una rubrica dalle tematiche più soft (curiosità), mai avrei immaginato che un'azione così comune, come quella del fare i complimenti, celasse tante insidie.
Una domanda che spesso mi sono posto è, per l'appunto, quella del titolo: perché spesso ci scambiamo i complimenti?
Quest'azione, fra le varie cose, è causa di : imbarazzo, falsa modestia, ipocrisia, invidia e superbia.
Starete tutti pensando che, alla base del complimento, ci siano in realtà solo considerazioni positive e voglio credere, per assurdo, che chiunque mi stia leggendo abbia sempre detto quello che pensava realmente nel rivolgere un complimento. Sebbene vi voglia credere, è opportuno considerare che i complimenti, che tutti quanti ci scambiamo, sono condizionati come poche altre cose al mondo.
In Italia, i complimenti che più spesso ascoltiamo riguardano l'aspetto fisico. Già questo dato potrebbe bastare per scrivere un paio di trattati sulla pochezza e l'inesistente capacità critica nostrana. Vorrei puntualizzare immediatamente che, in quanto essere umano, non posso non essere condizionato dalla bellezza estetica e che, dunque, è obbligatorio un condono per tutti quelli che si limitano a questo tipo di complimento. Infatti il problema è solo di tipo culturale. Per apprezzamenti sull'aspetto fisico intendiamo anche quelli rivolti ad una persona più adulta, del tipo << sembri molto più giovane, non li dimostri XX anni >> e il problema è culturale perché in società orientali , ad esempio il Giappone, se un nipotino rivolgesse dolcemente questa frase alla nonna probabilmente verrebbe cacciato dallo stato di famiglia, proprio perché dimostrare la propria età non è affatto sintomo di decadimento fisico ma piuttosto di maturità. Un'idea eccessivamente lodevole per il mondo occidentale dove vige la regola del "più giovane è meglio". Per non parlare degli storici e mai banali complimenti ai membri della propria famiglia da parte di persone con interessi non di poco conto, come ad esempio accadeva nelle famiglie reali fino a poco tempo fa. Considerando poi l'incredibile imbarazzo che provano nel ricevere complimenti, soprattutto se in pubblico, la stragrande maggior parte delle persone , verrebbe quasi da dire che se non fossero stati inventati i complimenti si vivrebbe anche meglio e, dopo ciò che ho scritto fin'ora, sarebbe anche logico concludere l'articolo con una considerazione sulla stessa lunghezza d'onda.
Invece no, sono partito con un'approccio ipernegativo per far impennare l'articolo in positivo soltanto nel finale. Anche perché grazie alla prima parte dell'articolo adesso tutti quanti starete pensando:
<< Non so se sia più odioso o noioso (o entrambi insieme) Gian Mattia in questo articolo >> .
Bene, allora voglio provare a rimediare, se ancora è possibile.
In realtà, i complimenti sono il miglior carburante per l'autostima, anche se non troppo veri.
Senza che se ne facciano abusi, sono lo strumento migliore per rendere l'atmosfera intorno a noi più positiva. Chi riceve il complimento, dopo un'iniziale imbarazzo, si sentirà decisamente meglio.
La cosa più importante è liberarsi da presunte catene della timidezza e rivolgersi più spesso a chi conosciamo ricordandogli tutti i suoi pregi, senza aspettarci che gli stessi arrivino per prima indirizzati a noi. Fare i complimenti, a volte, significa anche ammettere di non essere stati bravi quanto qualcun altro, come nel caso di una competizione sportiva, ciò però non può prescindere dall'idea di doverli fare, per dimostrare quantomeno che siamo consci del fatto che sia una cosa meritata.
Fare i complimenti non è, in nessun caso, un'auto-proclamazione di inferiorità anzi è, in definitiva, la dimostrazione di una crescita etica maturata in quell'istante e destinata a migliorarci per sempre.
Quindi perché ci complimentiamo con qualcuno?
Per troppi motivi, ma mi piace pensare che il più delle volte lo facciamo per condividere un sentimento di felicità e per scambiare un sorriso, che non guasta mai.
Lascio chiudere l'articolo ad una riflessione del buon Machiavelli che credo vada assolutamente letta:
"Le iniurie si debbono fare tutte insieme, acciò che, assaporandosi meno, offendino meno: e' benefizii si debbono fare a poco a poco, acciò che si assaporino meglio."